Nazionale

Israele e Palestina: AOI e Amnesty chiedono la fine delle violenze

Nella conferenza stampa di oggi 25 ottobre lanciato un appello a governo e istituzioni per mettere al centro il rispetto dei diritti umani. Parla D. Conti

 

Mercoledì 25 ottobre, presso la sala Cristallo dell'Hotel Nazionale a Roma, Amnesty International Italia e l'Associazione delle organizzazioni italiane di cooperazione e solidarietà internazionale (AOI) hanno tenuto una conferenza stampa, da cui hanno lanciato un appello congiunto al governo e alle istituzioni italiane per porre al centro dell'azione politica il rispetto dei diritti umani e della vita delle popolazioni civili, in risposta all'attuale escalation di violenza in Israele e in Palestina. 

L’Uisp ha aderito all'appello promosso da Amnesty International Italia e AOI – Cooperazione e solidarietà internazionale e invita a partecipare alle veglie e iniziative nelle varie città. A Roma appuntamento in piazza dell'Esquilino, venerdì 27 ottobre, a partire dalle 18.30.

GUARDA QUI LA CONFERENZA STAMPA INTEGRALE DI AOI

Daniela Conti, responsabile nazionale delle politiche per l’interculturalità e la cooperazione Uisp sottolinea le ragioni della presenza dell’Uisp alla conferenza stampa:"L’Uisp è qui perché lavora attivamente e concretamente ogni giorno a supporto delle ong che sono in questo momento nella Striscia di Gaza e garantiscono sostegno alla popolazione palestinese. Stiamo cercando di creare un piccolo kit con dei video per promuovere attività di movimento soprattutto per i più piccoli che stanno subendo degli attacchi, anche psicologici, molto gravi”.

“L’Uisp è qui per supportare la conferenza stampa promossa da AOI e da Amnesty International e per chiedere un immediato stop alle violenze. Facciamo parte della rete delle associazioni e organizzazioni italiane che promuove l’appello di AOI. Supportiamo tutte le iniziative per la richiesta di pace in quel territorio, ma soprattutto per un riconoscimento dei diritti civili di tutte e tutti".

(QUI L'INTERVISTA A DANIELA CONTI, UISP)

AOI ha attivato una raccolta fondi per chiedere il contributo di tutte e tutti affinché la popolazione di Gaza possa ricevere aiuti umanitari e beni di prima necessità e affinché le organizzazioni ad oggi ancora attive nella striscia riescano a garantire attività di supporto psicologico e psicosociale e attività di gioco alle centinaia di migliaia di bambini e bambine sfollati/e e alle persone più vulnerabili. Oltre all’inaccettabile prezzo in termini di vite umane, i bombardamenti hanno colpito centinaia tra scuole, strutture sanitarie, abitazioni, luoghi di culto, strade, infrastrutture idriche, media e televisioni.

Comunicato stampa congiunto diffuso al termine della conferenza stampa: 

Aoi e Amnesty International, insieme ad altre organizzazioni della società civile, hanno unito le loro voci per chiedere alle istituzioni italiane, all’Unione europea e alla comunità internazionale, di affrontare con urgenza la crisi umanitaria a Gaza e le violazioni dei diritti umani. 

Il governo Israeliano deve porre fine all'assedio totale della Striscia di Gaza e garantire l'accesso ai beni essenziali e agli aiuti umanitari destinati alla popolazione civile nella Striscia. Hamas deve rilasciare gli ostaggi israeliani

Si chiede al governo italiano di promuovere il rispetto del diritto internazionale umanitario, astenendosi dal fornire armi a qualsiasi parte coinvolta nel conflitto e sostenendo pubblicamente l'operato della Corte penale internazionale nelle indagini sui crimini commessi nella regione. 

Durante l'incontro, sono state condivise testimonianze dirette da Gaza e sono stati annunciati gli appuntamenti di mobilitazione congiunta dei prossimi giorni, con l'obiettivo di mettere al centro del dibattito i temi del diritto umanitario.

Hanno preso la parola, tra gli altri, Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International Italia, Silvia Stilli, presidente di AOI, operatori umanitari come Yousef Hamdouna, la presidente di Assopace Palestina, Luisa Morgantini, e Maurizio Simoncelli della Rete Pace e Disarmo e della coalizione "Assisi Pace Giusta".

“Da oltre tre settimane stiamo assistendo a uno scempio del diritto internazionale umanitario, con crimini di guerra commessi da entrambe le parti in conflitto contro le popolazioni civili avverse. È evidente che se non saranno affrontare le cause di fondo, altre generazioni cresceranno tra paura e desiderio di vendetta. L’Unione europea che, finora, ha applicato i consueti doppi standard manifestando solidarietà incondizionata a Israele senza condannarne i crimini commessi a Gaza e relegando i diritti dei palestinesi a una questione meramente umanitaria, deve decidere da che parte stare: pro o contro il diritto internazionale” ha dichiarato Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International Italia.

“Il conflitto israelo-palestinese non ha avuto inizio con la strage del 7 ottobre a firma Hamas: sono più di 50 anni di guerra e occupazioni militari, da 17 Gaza è sotto assedio. È l’ora di cessare il fuoco e di rispettare il diritto umanitario internazionale. A Gaza si contano 5.791 morti, di cui 2.360 minori, 1500 dispersi (870 minori) e 1 milione e 400.000 sfollati. Manca tutto quel che serve alla sopravvivenza: cibo, acqua, beni essenziali e salvavita, energia elettrica, carburante ed équipe mediche. L'evacuazione forzata da Israele nel sud di Gaza è impraticabile e insostenibile. Come organizzazioni umanitarie chiediamo che la priorità per il nostro governo, le leadership europee e mondiali sia la protezione della popolazione civile e il rispetto dei diritti umani” ha dichiarato Silvia Stilli, presidente di AOI.

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